BERNAREGGIO, ABBATTIMENTO ALBERI: CON IL PARCO NON POTEVA ESSERE FATTO SENZA PREAVVISO E SENZA AUTORIZZAZIONE

L’abbattimento dei filari avvenuto lo scorso 8 marzo ha riportato all’attenzione, di molti cittadini/e l’importanza e l’urgenza di aderire ad un parco per tutelare efficacemente il territorio e il paesaggio di Bernareggio.

Nel caso i terreni fossero stati inseriti nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Molgora (che insieme al Rio Vallone è uno dei due parchi che lambiscono il territorio del comune di Bernareggio) e il Comune avesse recepito la procedura nei suoi regolamenti e strumenti urbanistici, l’abbattimento doveva essere autorizzato e non poteva essere fatto liberamente come invece è avvenuto

Lo ha scritto il Parco stesso a cui è stato chiesto cosa succede in caso di abbattimento di filari. Ci è stato spiegato che c’è un doppio passaggio, con un parere non vincolante del Parco e un successivo parere definitivo del comune.

In più risulta, dal richiamo al Piano Particolareggiato del Parco a cui lo stesso si attiene per l’espressione del parere, che il filare rappresenti un elemento di tutela DA PARTE DEL PARCO STESSO.  Quelli che sono stati abbattuti a Bernareggio sarebbero sicuramente stati individuati nelle tavole del Piano.

All’art. 3 comma 4 si dice infatti che: Le “siepi boscate”, i “FILARI” e in genere le formazioni longitudinali arboreo-arbustive e gli elementi boscati minori esistenti, così come individuati dalle tavole del Piano Particolareggiato, DEVONO ESSERE CONSERVATI, ed ogni intervento di gestione degli stessi deve essere preventivamente autorizzato dal Comune, previo motivato parere obbligatorio ma non vincolante del Consiglio di Amministrazione del Consorzio.