VERSO IL PARCO… AVANTI COSÌ!



Dopo la serata di presentazione dello scorso 16 novembre 2017 (Il P.A.N.E. del FUTURO video) in cui sono stati illustrati i progetti di riqualificazione che il Comune di Bernareggio realizzerà in sinergia con il Parco Agricolo Nord Est, Brianzacque e ATO, queste le considerazioni di Un Parco per Bernareggio 

Avanti così con la valorizzazione ambientale del territorio in stretta collaborazione con l’ente parco. In attesa dell’ingresso ufficiale nel Parco Agricolo Nord Est che porterà ulteriori vantaggi (gestione associata e interventi sui sentieri, opportunità di finanziamenti e progetti di educazione ambientale) è senza dubbio una collaborazione positiva

Ci auguriamo che siano stati finalmente allontanati i detrattori dell’ingresso in un parco. Quelli che ne sostenevano l'inutilità definendo questi enti come "carrozzoni". Di certo non si tratta di un carrozzone ma di un nuovo modo di gestire il territorio. Un modo che a qualcuno non piace proprio perché è diverso dalla gestione incentrata sulla svendita di un bene comune che negli anni è stata prevalente.

Fa piacere ascoltare quanto Un Parco per Bernareggio ha sostenuto da sempre: i vantaggi dell’adesione al parco (in questo caso l’intervento di rimboschimento è un primo esempio) e la centralità di Bernareggio come collegamento trasversale. 
Confidiamo ora che tutte le aree a valenza naturalistica considerate nei progetti presentati e non (dal castagneto alle aree a verde del CTL3, dal Paleoalveo a tutta l’area ad est al confine con Aicurzio) siano riconosciute nel PGT come aree da inserire nel Parco.

Riteniamo interessante e innovativo l’approccio proposto che prevede l’abbinamento delle esigenze idrauliche e naturalistiche. E’ un’importante soluzione alle problematiche collegate al consumo di suolo (a causa del quale le acque non si infiltrano più ma scorrono creando disagi e danni). E’ senza dubbio la soluzione più giusta perché si applica mantenendo le aree naturali e quindi senza consumare ancora.

L’acqua stoccata nelle aree naturali e i pozzi di prima falda che saranno realizzati consentiranno finalmente di risparmiare e non sprecare acqua potabile. Ne trarrà vantaggio l’agricoltura e il valore naturalistico delle aree che, secondo le intenzioni dei progetti illustrati, saranno ancora più apprezzate perchè fruibili liberamente e non chiuse e riservate alle sole  esigenze “tecniche”.